Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

La BCC di Triuggio festeggia i 70 anni continuando a crescere


La Banca di Credito Cooperativo di Triuggio celebra il suo 70° anniversario con risultati eccezionali: nel 2024 sono 700 i milioni di euro di raccolta diretta (100 milioni in più rispetto all’anno precedente) e ha registrato il superamento della soglia dei 400 milioni in prestiti erogati. Un traguardo importante che quest’anno verrà seguito dall’apertura della prima filiale cittadina a Monza e al rinnovo delle cariche sociali, con il presidente Silvano Camagni che ha annunciato la sua decisione di non ricandidarsi dopo anni di guida della banca.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il 2024 era l’anno del 70esimo dalla fondazione. A proposito di questo traguardo, come l’avete vissuto emotivamente?

“È stato un anno particolarmente sentito, soprattutto perché negli ultimi vent’anni la banca si è molto evoluta e sviluppata. Dal 2020 abbiamo modificato la nostra organizzazione, introducendo nuove figure professionali con solida esperienza nel campo dello sviluppo commerciale, anche provenienti da altri istituti. Queste scelte ci hanno permesso di crescere in modo importante, soprattutto negli ultimissimi anni. L’anno scorso abbiamo incrementato di 100 milioni di euro la raccolta diretta, passando da 600 a 700 milioni, un risultato notevole.

Abbiamo allargato il numero dei rapporti con la clientela, contattando anche realtà di dimensioni più importanti rispetto al passato. Questo non significa che abbiamo modificato la nostra missione di assistere prioritariamente le piccole imprese, ma abbiamo acquisito la capacità di allacciare rapporti anche con clientela di più grosse dimensioni. Questo passaggio ci ha permesso di chiedere alla capogruppo di poter aprire una filiale a Monza, la nostra prima filiale cittadina.”

Ecco, a proposito della filiale ci sono delle tempistiche per l’apertura?

“La società a cui abbiamo appaltato i lavori sta procedendo e penso che in un paio di mesi saremo pronti. Dopo le vacanze, ai primi di settembre al più tardi, sarà aperta.”

Lo scorso anno si parlava di tante iniziative in programma. Quali le farebbe piacere citare e raccontare?

“Abbiamo organizzato diversi eventi, in particolare una serie di incontri all’esterno del nostro parco di Villa Biffi tra maggio e giugno dello scorso anno: un concerto. Momenti dedicati ai bambini e alle famiglie, che sono stati molto apprezzati. Abbiamo anche pubblicato un libro sui 70 anni della banca. Ecco, di questi 70 anni ne ho vissuti molti, ma quest’anno avremo il rinnovo delle cariche sociali e io, a scadenza del triennio di mandato, ho deciso di non ripresentarmi, per garantire un ricambio all’interno del consiglio di amministrazione. Rimarrò impegnato con la fondazione della banca, ma non più come presidente. Abbiamo ora un consiglio molto giovane, con una media d’età di 50 anni, tutti molto preparati.”

E cambierà qualcosa?

“La nostra continuerà ad essere una banca molto sensibile verso i problemi sociali. Ogni anno stanziamo una cifra importante per erogare contributi di beneficenza, sostegno e sponsorizzazioni per le associazioni, soprattutto quelle che coinvolgono i più giovani. Quest’anno, grazie ai buoni risultati, abbiamo stanziato mezzo milione per queste attività.

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Questo ci permette di essere ancora più radicati sul territorio, assistendo le associazioni, il volontariato e i soggetti che si muovono per dare sollievo alle fasce più disagiate della popolazione. È una sensibilità importante per le banche di credito cooperativo, perché siamo sorte e operiamo anche per questo. È un patrimonio che mi auguro non vada disperso.”

Passando dal bilancio emotivo a quello legato ai dati, cosa emerge? Quale dato l’ha colpita di più?

“La cosa che più mi ha sorpreso in senso positivo è che, nonostante a livello di sistema bancario i prestiti erogati alla clientela siano calati, la nostra banca è cresciuta in modo importante. Per la prima volta abbiamo superato i 400 milioni di prestiti alla clientela, avvicinando anche imprese con fatturati importanti. Siamo cresciuti in ogni senso: ora abbiamo un patrimonio che si aggira intorno agli 80 milioni di euro e, avendo realizzato un utile netto di 11 milioni, possiamo alimentarlo di una decina di milioni. In questi due anni abbiamo realizzato dei buoni utili che ci danno una maggiore solidità patrimoniale, migliorando anche la fiducia da parte della clientela e dei soci. Ci fa piacere che, proprio nel 70° anniversario, la banca abbia raggiunto i risultati migliori della sua storia.”

Risultati positivi, nonostante in questi ultimi tempi il modo di fare banca è cambiato e ciò che succede nel mondo ha influito non poco sul vostro operato. Come avete vissuto questi avvenimenti storici?

“Lavoriamo prevalentemente con piccole aziende e forse proprio perché abbiamo ben valutato la nostra clientela, che è di ottima qualità, non abbiamo avuto grosse difficoltà. Ci sono stati alcuni problemi lo scorso anno con le aziende energivore e quelle che lavorano l’acciaio, a causa del costo elevato dell’energia, e abbiamo dovuto intervenire per sostenerle. Quest’anno le cose vanno sicuramente meglio, ma ora c’è un altro punto interrogativo che riguarda gli Stati Uniti.”

A proposito di futuro, ritornando prettamente alla banca, quali sono gli obiettivi a breve?

“Saranno obiettivi di consolidamento dei risultati, perché sono stati sicuramente buoni e sarebbe già importante mantenerli. Poi certamente punteremo sulla filiale di Monza, che è una bella piazza. Le banche di credito cooperativo hanno una zona di intervento territoriale limitata e, con l’autorizzazione ad aprire a Monza, ci prepariamo a un ulteriore ampliamento dello spazio territoriale. Con Monza ci sono comuni confinanti come Sesto e Cinisello che sono importanti e ci daranno la possibilità di acquisire nuovi clienti. Praticamente ci raddoppia l’area d’azione.”

È questo il suo lascito?

“Sì, ho costruito con testardaggine e volontà di rinnovare la banca, introducendo nuova linfa e opportunità. Sono contento di lasciare nel momento forse migliore della nostra storia. Continuerò a occuparmi della fondazione intitolata al presidente precedente, che ci ha lasciato nel 2013 e che mi ha indicato come suo successore. Avevo fatto il direttore per 26 anni, ero alle soglie della pensione, ma ho sentito l’obbligo morale di continuare. C’è stata anche questa questione emotiva che mi ha spinto ad accogliere questa carica e ora la lascio contento di aver dato il mio contributo”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.