Il problema della bassa produttività italiana si rintraccia anche nella scarsezza di risorse professionali e in profili ormai pressoché irrintracciabili da parte delle aziende, trasversalmente ai settori di competenza. Il punto nodale sta nelle lacune sul fronte dell’alta specializzazione, dovuta a un basso tasso di laureati e alla fuga di cervelli dinanzi all’assenza di opportunità lavorative appaganti. In questo senso, il sistema di formazione terziaria professionalizzante realizzata dagli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) – scuole ad alta specializzazione tecnologica post diploma che permettono di conseguire il titolo di tecnico superiore – pone le basi per ampliare la formazione professionalizzante di tecnici con elevate competenze, allo scopo di contribuire a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo, colmando progressivamente la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta di lavoro e di assicurare l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione alle aree tecnologiche considerate strategiche nell’ambito delle politiche di sviluppo industriale e tecnologico e di riconversione ecologica.
Secondo i dati del monitoraggio nazionale degli ITS Academy realizzato da realizzato da INDIRE su incarico del Ministero dell`Istruzione e del Merito, la percentuale dei diplomati ITS Academy in possesso di un contratto di lavoro a 12 mesi dal conseguimento del titolo è dell`84%, con una coerenza tra percorso di studi e tipologia di occupazione pari al 93% rispetto al percorso di studi svolto. I non occupati, che rappresentano il 16% dei diplomati, sono così distribuiti: il 7,8% dei diplomati non ha trovato occupazione e non ha iniziato un percorso alternativo, il 4% si è iscritto ad un percorso di studi universitario, l`1,8% svolge un tirocinio extracurriculare e il 2,5%% dei diplomati è risultato irreperibile.
Le aree tecnologiche e le figure professionali di riferimento degli ITS Academy per la realizzazione dei percorsi formativi sono: Efficienza energetica, Mobilità sostenibile; Nuove tecnologie della vita; Nuove tecnologie per il Made in Italy (articolata in cinque ambiti: Sistema agroalimentare, Sistema casa, Sistema meccanica, Sistema moda, Servizi alle imprese); Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali/Turismo; Tecnologie della informazione e della comunicazione.
Gli esiti del monitoraggio nazionale ITS Academy 2025 prendono in esame i 450 percorsi terminati nell`anno 2023, realizzati da 109 ITS Academy. Ai percorsi hanno preso parte 11.834 studenti, e alla fine dei percorsi 8.588 sono stati i diplomati (72,6% degli iscritti). Rispetto allo scorso anno si è registrata una crescita del 28,9%. L`analisi longitudinale mostra una tendenza di crescita continua: tra il 2013 e il 2023, il numero dei percorsi è più che quintuplicato, passando da 63 a 450.
Le Fondazioni ITS Academy con percorsi in monitoraggio operano con 4.487 partner. L`80% del totale dei partner rientrano nella macrocategoria dei partner «vincolanti». Le imprese (2.139 pari al 47,7% del totale) con le associazioni di impresa (198 pari al 4,4%) sono la maggioranza, ovvero il 52,1% dei partner degli ITS Academy. La quota di imprese partner che opera in regioni diverse da quella della Fondazione ITS Academy o all`estero si attesta al 37,7%. Più che raddoppiata rispetto al dato dello scorso monitoraggio (17%), la quota di imprese testimonia la capacità delle Fondazioni ITS Academy di ampliare il perimetro delle attività al di fuori dei confini territoriali.
Il profilo standard dello studente degli ITS Academy continua ad essere rappresentato da un maschio, con diploma tecnico, di età compresa tra 18 e 25 anni, studente o in cerca di prima occupazione. Al netto di tale profilo, sono maschi il 73% degli iscritti. Complessivamente le femmine rappresentano poco più di un quarto degli iscritti, il 27%, una quota che si mantiene costante negli anni.
I percorsi formativi degli ITS Academy integrano diversi spazi simbolici e materiali. Si tratta di un modello consolidato: 43% le ore di stage, 74% ore docenti del mondo del lavoro e le ore nei laboratori di imprese e di ricerca (il 16%). I percorsi ITS favoriscono lo sviluppo di competenze digitali attraverso le tecnologie abilitanti 4.0 in una percentuale pari al 69% dei percorsi. Nel 2023, i diplomati che hanno svolto percorsi che hanno previsto l`utilizzo di tecnologie abilitanti hanno in media una probabilità più alta, di quasi cinque punti percentuali in più, di trovare occupazione rispetto a coloro che non hanno utilizzato le tecnologie abilitanti.
La premialità, elemento chiave per valorizzare il sistema ITS Academy e le sue professionalità, si basa su indicatori di realizzazione e risultato. I percorsi premiati che quest`anno hanno diritto al 30% del contributo nazionale a titolo di premialità rappresentano il 57,8% dei percorsi monitorati (260 su 450) e sono realizzati da 75 su 109 Fondazioni ITS Academy con percorsi in monitoraggio. Dall`analisi dei dati per area tecnologica si riscontra che il rapporto più alto (l`86,1%) tra percorsi premiati e monitorati si rileva per il Sistema meccanica.
“Gli ITS Academy sono centrali per contrastare il mismatch e offrire una formazione innovativa per i ragazzi – ha sottolineato il Ministro dell`Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara -. Con l`ultimo decreto PNRR abbiamo stanziato 1 milione di euro per ampliare l`offerta formativa degli ITS Academy connessa ai processi di internazionalizzazione legati al piano Mattei”.
“Negli ITS Academy si praticano attività didattiche innovative – ha dichiarato il Presidente di INDIRE, Francesco Manfredi – perché hanno strutture e organizzazione adeguate. Gli studenti degli ITS sviluppano competenze, connettendo le pratiche sperimentate nei diversi ambienti di apprendimento. Questi Istituti oggi propongono un modello organizzativo e didattico basato su tre parole chiave: flessibilità, agilità ed autonomia. Un modello che unisce le esigenze tecniche (competenze) del mondo produttivo con quelle di natura più estesa (soft skills). Questo approccio, come si evince dal monitoraggio, ha garantito un successo formativo e occupazionale significativo, pur evidenziando ancora una certa disomogeneità fra alcune aree territoriali”.
Elettra Raffaela Melucci
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